miércoles, 4 de julio de 2012

È strano! È strano! (La Traviata, acto I). Verdi


La Traviata (título original en italiano; en español se ha traducido como La descarriada o La extraviada) es una ópera en tres actos con música de Giuseppe Verdi y libreto en italiano de Francesco Maria Piave, basado en la novela de Alejandro Dumas hijo La dama de las camelias  (1852), aunque no directamente sino a través de una adaptación teatral. Originariamente lo titularon Violetta, por el personaje principal.
Piave y Verdi querían seguir a Dumas dándole a la ópera una ambientación contemporánea, pero las autoridades del Teatro de La Fenice en Venecia insistieron en que el estreno se ambientara en el pasado, en el siglo XVIII. No fue hasta la década de 1880 que se respetaron los deseos originales del compositor y del libretista y se representaron producciones "realistas".

Versión de concierto con Anna Netrebko y Rolando Villazón con la Orquesta Nacional de Bélgica dirigida por Emmanuel Villaume (París, Teatro de los Campos Elíseos, 2007).




VIOLETTA
(sola.)
È strano! è strano! in core
Scolpiti ho quegli accenti!
Saria per me sventura un serio amore?
Che risolvi, o turbata anima mia?
Null'uomo ancora t'accendeva O gioia
Ch'io non conobbi,
essere amata amando!
E sdegnarla poss'io
Per l'aride follie del viver mio?
Ah, fors'è lui che l'anima
Solinga nè tumulti
Godea sovente pingere
De' suoi colori occulti!
Lui che modesto e vigile
All'egre soglie ascese,
E nuova febbre accese,
Destandomi all'amor.
A quell'amor ch'è palpito
Dell'universo intero,
Misterioso, altero,
Croce e delizia al cor.
A me fanciulla, un candido
E trepido desire
Questi effigiò dolcissimo
Signor dell'avvenire,
Quando nè cieli il raggio
Di sua beltà vedea,
E tutta me pascea
Di quel divino error.
Sentia che amore è palpito
Dell'universo intero,
Misterioso, altero,
Croce e delizia al cor!

(Resta concentrata un istante, poi dice)

Follie! follie delirio vano è questo!
Povera donna, sola
Abbandonata in questo
Popoloso deserto
Che appellano Parigi,
Che spero or più?
Che far degg'io!
Gioire,
Di voluttà nei vortici perire.
Sempre libera degg'io
Folleggiar di gioia in gioia,
Vò che scorra il viver mio
Pei sentieri del piacer,
Nasca il giorno, o il giorno muoia,
Sempre lieta nè ritrovi
A diletti sempre nuovi
Dee volare il mio pensier.

ALFREDO
(fuori)
Amor è palpito...

VIOLETA
Oh!

ALFREDO
...dell'universo intero...

VIOLETA
Oh! Amore!

ALFREDO
Misterioso, altero,
Croce e delizia al cor.



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